In fumo l’ultimo lotto di plastica pressata risparmiato dall’incendio di ieri. Sul posto i Vigili del Fuoco e dirigenti e operatori di Kalat Impianti. Probabile sospensione del conferimento rifiuti per domani.
Non c’è pace per l’impianto di Kalat Ambiente Srr, sito alla zona industriale di contrada Santa Maria Poggiarelli . Anche oggi una domenica di fuoco. Dopo che tutto il giorno e tutta la notte le squadre dei Vigili del Fuoco di Caltagirone e Catania avevano operato incessantemente per domare l’incendio divampato ieri mattina, poco dopo le 11, la situazione sembrava tornata sotto controllo vero le otto del mattino.
Ma oggi, intorno all’una, le fiamme hanno ripreso vigorose, alimentate dal forte vento di Nord Ovest che spira in queste ore, e una nuvola di fumo si è innalzata minacciosa al cielo. Bruciato l’ultimo lotto di plastica pressata risparmiato dall’incendio di ieri, un lotto molto piccolo, ma che non ha lasciato nemmeno una pausa di respiro oggi ai Vigili del Fuoco ““ impegnati, tra l’altro, sul fronte di un contemporaneo incendio nel Bosco di Santo Pietro ““ e a dirigenti e operatori di Kalat Impianti, nuovamente al lavoro sul posto per domare le fiamme.
L’allerta è massima, come è comprensibile. Nessuna dichiarazione dai vertici Kalat Impianti: «È presto. Per il momento siamo in fase di emergenza», ci dicono. L’aria è irrespirabile, anche con le mascherine si fa fatica e gli occhi bruciano. La preoccupazione è ovviamente per le conseguenze. Ancora non sono stati quantificati i danni ai macchinari e agli impianti, ma ““ a una primissima valutazione ““ potrebbero essere ingenti. È probabile che domani venga sospeso il conferimento dei rifiuti. Sembra invece che il compostaggio possa continuare a funzionare. Ma sono solo prime valutazioni a caldo, tutte da passare al vaglio dei fatti.
«Incendio ripreso. Abbiamo cantato vittoria troppo presto. Il Sindaco Purpora e il vicesindaco Morello sono tornati sul posto», ha postato malinconicamente sul proprio profilo FB il sindaco di Grammichele, Giuseppe Purpora, che stamattina aveva con sollievo dato l’annuncio dello spegnimento delle fiamme.
Per fortuna i venti non soffiano verso Grammichele e Caltagirone, rendendo meno allarmante il pericolo diossina. L’Arpa ha comunicato che l’accertamento dell’inquinamento avverrà entro 48 ore ma dipende dalla direzione del vento e dalla sua intensità . Ieri i Sindaci di Caltagirone e Grammichele avevano invitato i cittadini a restare in casa con le imposte chiuse.
Sulle cause dell’incendio di ieri, dalle proporzioni rilevanti, che ha coinvolto tutta l’area degli impianti e che ha mandato in fumo un notevole quantitativo di plastica, carta e cartone che si trovava vicino agli impianti della frazione secca e di compostaggio di Kalat Impianti, stanno indagando i Carabinieri della Compagnia di Caltagirone e Grammichele. Sembra, a una prima ricostruzione dei fatti, che l’incendio abbia avuto origine all’esterno dell’area dell’impianto. Hanno preso fuoco, per cause da accertare, le stoppie e sterpaglie secche delle campagne vicine: il vento ha poi propagato le fiamme all’interno dell’impianto.
L’Amministratore Unico, Ing. Antonino Romano, ha ringraziato i Comuni che hanno messo a disposizione uomini e attrezzature per facilitare le attività dei Vigili del Fuoco.
Il 18 febbraio scorso un altro incendio si era sviluppato presso la tettoia di stoccaggio del sovvallo dello stesso impianto, interessando comunque tutta la tettoia di servizio di superficie complessiva di circa 1.600 mq e coinvolgendo sia le pannellature laterali, le coperture e le strutture metalliche, causando ingenti danni. L’incendio è stato rilevato dal personale dipendente che si recava presso il Centro Integrato per iniziare il turno di lavoro. In quell’occasione l’incendio sarebbe stato di origine dolosa.
Fonte: Il Sette e Mezzo